Rivoluzione elettrificazione: le inevitabili conseguenze per i proprietari di officine
Ormai è un dato di fatto: la produzione di auto ibride ed elettriche guadagna sempre più terreno.
Tutte le previsioni indicano una crescita ancor più elevata nel prossimo decennio: la necessità di ridurre emissioni è sempre più impellente e la richiesta di una sostenibilità ambientale a lungo termine rappresenta un fattore determinante nel processo di diffusione del fenomeno dell’elettrificazione.
Nel complesso, le officine subiranno una trasformazione notevole nel giro di pochi anni.
Nonostante la consapevolezza dell’imminenza di tale cambio, vari studi tra cui quello realizzato dall’IMI (Institute of the Motor Industry) rivelano che un’alta percentuale di meccanici attivi non è sufficientemente qualificata per poter operare su questi tipi di auto.
Occorre accettare una volta per tutte che l’incombenza dell’elettrificazione non permette di guadagnare altro tempo.
In particolare, gli aspetti principali che influenzeranno le officine sono i seguenti:
- Le riparazioni di veicoli a combustione, da sempre essenziali nella quotidianità delle officine meccaniche, diminuiranno notevolmente.
- La richiesta di protocolli e azioni specifiche. In particolare, le officine dovranno affrontare e garantire una gestione sicura dell’elettricità statica, che richiede una particolare formazione.
- Le omologazioni di tali veicoli in ogni Paese.
Quando il veicolo elettrico è troppo silenzioso
Non vanno inoltre trascurati alcuni inconvenienti legati all’introduzione delle auto elettriche. Uno di questi è il loro scarso rumore, cosa che ha già provocato diversi incidenti e inconvenienti. Per ovviare a questa problematica, a partire dal 1 luglio 2019 la normativa europea UN 138 richiede che tali veicoli vengano dotati di un sistema di allarme acustico, il cosiddetto Acoustic Vehicle Alerting Systems (AVAS).
La progettazione dell’AVAS prevede anche la possibilità di sviluppare suoni direzionali che raggiungono pedoni (importanti in particolar modo per ipovedenti e non vedenti), ciclisti e motociclisti, ma anche altri automobilisti. Questi segnalatori acustici non potranno essere disattivati in alcun modo dal conducente.
In che modo un’officina classica affronta le tecnologie ibride ed elettriche?
La complessità e la diversità delle nuove tecnologie di questi veicoli rappresentano le vere sfide che le officine dovranno affrontare.
Particolarmente delicato è il fatto che sia i veicoli elettrici che ibridi includano componenti ad alta tensione.
Coloro che eseguono riparazioni, attività di manutenzione o sostituzioni di elementi ad alta tensione devono necessariamente essere in possesso di una solida e specifica qualifica.
Omologazione e formazione
Alla luce di quanto appena detto, sembra chiaro che la formazione dei dipendenti di una carrozzeria rappresenti uno dei fattori essenziali per l’adattamento all’elettrificazione.
Molte aziende tedesche, tra cui la DEKRA (con la quale collaboriamo), effettuano i necessari test, le prove e i rapporti per omologare parti di veicoli elettrici e ibridi in conformità alle normative nazionali e internazionali. Tra queste, è importante menzionare la BGI 8686, che richiede che le officine e i loro dipendenti abbiano una conoscenza adeguata dei processi di riparazione e del funzionamento dei veicoli ibridi ed elettrici.
Anche noi di Lever Touch andiamo di pari passo con il cambiamento: si tratta di un’expertise già in nostro possesso, acquisita nel lavoro con i marchi più importanti del settore e con i loro modelli più recenti.
Il costante contatto con l’innovazione tecnologica ha reso la riparazione e la manutenzione delle auto ibride ed elettriche, che altri considerano realizzabile nel medio/lungo termine, un lavoro quotidiano per tutti i nostri tecnici.